Insegnamento, ricerca, legami internazionali

Il ricevimento della troupe italiana in ambedue le sedi fu oltremodo gentile e ricco di nuove acquisizioni. A Francoforte va rilevato che l’Istituto è in pieno legame con l’importante Biblioteca.
Interessanti sono state le visite agli ospedali veneziani ricchi di storia, al Museo di Storia della Scienza a Firenze in piazza dei Giudici 1, diretto dal prof. Andrea Corsini, a suo tempo Presidente della Società italiana di Storia delle Scienze Mediche e Naturali e all’Istituto di Storia della Medicina dell’Università di Roma e all’annesso Museo, dotato di numerosi e notevoli reperti, strumenti e costumi d’epoca, diretto da Adalberto Pazzini. Questi viaggi d’istruzione si erano svolti negli anni sessanta e settanta. Alcuni studenti hanno gradito nel corso degli anni partecipare pure a congressi e convegni della nostra materia.
Molti studenti hanno frequentato il corso di Storia della Medicina (insegnamento complementare fino a una dozzina di anni fa nell’ordine degli studi, per il quale non era obbligatoria la prova d’esame, ma se eseguita contava nel curriculum scolastico dello studente): quasi con certezza posso confermare che almeno 14.000 studenti circa hanno sostenuto l’esame negli anni del mio magistero. Circa 300 sono state le tesi di laurea sostenute nella mia materia e un centinaio le tesine, che da alcuni anni non sono più richieste.
Nell’anno accademico 1959/60 il prof. Vittorio Pettinari, patologo speciale chirurgo e poi clinico chirurgo, introdusse nell’insegnamento della specializzazione in Anestesia e Rianimazione la Storia di queste discipline. Ne fui incaricato delle lezioni e quale commissario per il relativo esame per molti anni. Più tardi Renzo Vendramini, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva, inserì in questa l’insegnamento di <<Sociologia medica e Antropologia culturale>>, che tenni per diversi anni e tenni pure dall’anno accademico 1983/84 fino alla mia uscita di ruolo quello di << Storia dell’educazione fisica e dello sport>> nella Scuola di specializzazione in <<Medicina dello sport>>, annessa all’Istituto di Fisiologia del prof. Giorgio Brandi.
Nell’anno 1980, visti e accertati l’interesse e l’importanza che la Storia della Medicina aveva acquisito nell’ambiente intellettuale universitario soprattutto padovano, ritenni opportuno proporre al collega Gino Patrassi, Ordinario di Clinica Medica e preside della Facoltà, l’istituzione di un corso biennale di perfezionamento nella mia materia. Clinico di formazione anatomo-patologica e vincolato severamente agli apporti del laboratorio in medicina, egli rimase un po’ attonito temendo quasi (così almeno io ho interpretato) che si potesse quasi offendere la medicina postmoderna, che lui praticava, pur se già un paio di volte era ricorso all’intervento dello storico della medicina per aprire un discorso su argomenti medici. Dovetti un po’ insistere e nel corso di poche settimane si convinse della validità della mia proposta. Con l’anno accademico 1981/82 la Scuola di Perfezionamento in Storia della Medicina ebbe inizio con il seguente programma di insegnamento:

Primo anno:
Paleografia e diplomatica;
Esegesi delle fonti storico-mediche;
Storia dell’assistenza sanitaria;
Sociologia medica;
Storia della scienza con cenni di metodologia ed 
epistemologia;
Storia della medicina I.
Secondo anno:
Etica e storia della deontologia medica;
Storia della biologia;
Storia della psicologia e della psichiatria;
Storia della medicina II.