Insegnamento, ricerca, legami internazionali

Diversi sono stati gli illustri colleghi italiani, che hanno svolto qualche lezione, invitati dal nostro Istituto. Ricordo il caro e indimenticabile Adalberto Pazzini dell'Università di Roma, Ladislao Münster e Cesare Menini dell’Università di Ferrara, Michele Giuseppe Nardi dell’Università di Firenze, Silvestro Marcucci dell’Università di Pisa , Bruno Zanobio di Milano, che per un mio periodo di fuori ruolo tenne un ciclo di lezioni nel mio Istituto e Francesco Aulizio, prezioso segretario della S.I.S.M., che partecipò a un riuscito meeting sull’importanza della Storia della Medicina assieme ad altri studiosi al Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste.
Numerosi sono stati gli insigni Maestri stranieri della Storia della Medicina ospiti del nostro Istituto per letture magistrali, conferenze e seminari o visite della biblioteca e di altre strutture mediche: Erna Lesky da Vienna, Johannes Steudel da Bonn, accompagnato da Markwart Michler e da Dieter Jetter, suoi discepoli e cattedratici successivamente a Giessen e a Köln e da numerosi studenti, Walter Artelt ed Helmut Siefert da Francoforte, Robert Herrlinger da Kiel, Heinz Goerke da Monaco, Gerhard Fichtner da Tübingen, Gundolf Keil da Würzburg, Werner Forssmann e Hans Schadewaldt da Düsseldorf, Rudolf Schmitz da Marburg, Klaus Bergdolt prima da Venezia (come direttore del Centro Tedesco di Studi Veneziani) e poi da Köln, Charles Lichtenthaeler da Amburgo e Losanna, Dietrich Engelhardt da Brema, Pedro Lain Entralgo da Madrid, Huldrych Koelbing e Vera Waldis Koelbing da Zurigo, Erika Hickel del Seminario di Storia della Farmacia di Braunschweig, A. H. Murken da Aachen, E. Snorrason da Kobenhavn, Mirko D. Grmek da Zagabria, che fu mio ospite a Trieste e a Padova nel periodo della dittatura di Tito e anche dopo il suo trasferimento a Parigi.
Furono miei graditissimi ospiti pure nella mia residenza triestina i colleghi Lesky, Steudel, Goerke, Schadewaldt, Bergdolt, Fichtner, Keil, Koelbing, Mudry.
Sono pure miei buoni amici il collega Wyklicky successore a Vienna di Erna Lesky e K. Holubar. Un personaggio merita particolare ricordo. Egli è Jozsef Antall, direttore del Semmelweis Museum di Budapest, che conobbi in quel di Ingolstadt nel periodo in cui il suo Paese era ancora sottomesso all’Unione Sovietica. Dal breve, ma espressivo, dialogo avuto con lui avevo afferrato l'intima sofferenza e la risevatezza del suo pensiero. Lo rividi il 19 settembre 1985 all’inaugurazione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Storia della Medicina da me organizzato a Padova e a Trieste. Qui lo invitai a cena nella mia residenza personale. Ebbi modo di penetrare nella sensibilità del suo pensiero senza attingere ad affermazioni concrete. Tre anni più tardi ebbi il piacere di congratularmi con il Presidente della Repubblica ungherese liberata dal giogo sovietico.
Ottimi legami di amicizia sono intercorsi sempre con i colleghi svizzeri come Ackerknecht, Koelbing, Buess, Boschung, Rüttimann, Ledermann. Un fortunato incontro ho avuto nell’Istituto bernese, diretto dall’illustre amico Boschung, con il farmacologo della stessa Università, Marcel Bickel, che è pure storico della medicina di elevato valore, curatore intelligente e meticoloso della storiografia della nostra materia. Diversi dei docenti sopra citati e inoltre Guenter B. Risse della University of Wisconsin Madison con uno stuolo di allievi, Rudolf–Josef Gasser dell’Università di Innsbruck, Richard Wolfe, “curator” of Rare Books and Manuscripts, Ioseph Garland librarian of the Boston Medical Library fecero una visita prolungata a tutto il materiale (manoscritti, incunaboli e cinquecentine) del nostro Istituto.
Sia ben chiaro che i visitatori stranieri della nostra importante Biblioteca e dell’Istituto sono stati, possiamo dirlo senza tema di errore, qualche centinaio. Mi fu gradita la visita a Padova di Ashworth Underwood, genero di Charles Singer, che mi aveva onorato in più occasioni della sua stima e benevolenza. Underwood, coautore con il suocero della seconda edizione della Short History of Medicine, edita a Oxford e New York nel 1962 di cui mi fece omaggio con una bella dedica, desiderò soprattutto esaminare i luoghi harveyani. Mi fu assai grato e rimanemmo amici.
Ulteriori notizie sui temi trattati da quasi tutti i Colleghi citati si rinvengono negli Opuscoli, che racchiudono l’attività dell’Istituto e di cui si fa cenno nel presente libro a proposito dell’attività globale. I colleghi stranieri, come già rilevato, furono non di rado accompagnati da gruppi di studenti appassionati di memorie storiche. In qualche occasione furono ascoltatori graditi a questi incontri, che si svolsero o nell’Archivio antico o in Aula E o nell’aula del nostro Istituto pure colleghi padovani come l’indimenticabile Franco Sartori, Federico Seneca, Michele Arslan, Luigi Bucciante, Franco Flarer, Piero Frugoni, Vito Terribile Wiel Marin, Mario Piazza.