Attività editoriale

Lo scrivente è stato fondatore e direttore di Acta, mentre redattore è stato inizialmente Glauco De Bertolis e più tardi il versatile e solerte professore Luciano Bonuzzi. 
E’ superfluo sottolineare che tutti i contributi degli autori sia italiani che stranieri qui citati sono di indiscusso pregio. Un riassunto della loro opera esiste ed è in tre lingue pure nel testo originale. Beninteso accanto a questi autori sopracitati c’è uno stuolo di valorosi discepoli e collaboratori, che hanno contribuito all’arricchimento della collana di Acta.
Si consenta almeno qualche numero inerente l’intera collana della Rivista: le pagine totali di questa ammontano a 4.466. I lavori pubblicati sono in totale 225. Ogni volume è aperto da una presentazione del Direttore.
Non sta a me dirlo. Lo hanno detto però diversi recensori: mi si conceda perlomeno di mettere in evidenza il significato scientifico e culturale di questa Rivista, che mi auguro essere stata dignitosa tessera al colossale mosaico storico sull’Università di Padova, la quale si sta avvicinando all’ottavo centenario della sua gloriosa esistenza.
Abbiamo aperto nel 1963 incontri su Prospero Alpini e la sua opera in quel di Marostica, città di nascita di questo scienziato e docente dell’Università di Padova. Sono usciti gli Atti di questi incontri. Marostica ospitò ancora un’importante riunione di storici della medicina, che discettarono il 14 ottobre 1984 sul tema: La storiografia medica in Italia tra 1800 e 1950: uomini e idee. Si stamparono gli Atti ad Abbazia Pisani nel 1985. Attivo e fervente organizzatore degli incontri marosticensi fu accanto al nostro Istituto il primario dott. Franco Di Cianni dell’Ospedale di Marostica.
Postrema, non ultima, la notevole attività editoriale, svolta per conto della CEDAM. La rinomata Casa Editrice accettò la mia offerta di organizzare e dirigere una Collana di Manuali per uso didattico, che per certo verso succedevano alle Guide di medicina, dirette da Egidio Meneghetti. Affrontai il problema volentieri pur riconoscendo che non era sempre facile operazione trovare il didatta disposto ad accettare l’incarico di svolgere un’ampia tematica in forma riduttiva e tuttavia dignitosa ed esauriente. Posi come preludio ad ogni volume la seguente motivazione:
<< La proposta, che abbiamo formulato alla Casa Editrice CEDAM, sensibile come sempre alle esigenze di natura formativa e culturale a livello universitario, ha trovato immediato e concreto riscontro. Una nuova iniziativa si fa così realta.
La Collana dei Manuali di Medicina, Scienze Naturali e Farmacia è impostata su criteri essenzialmente pratici e si propone di fornire al discente i mezzi concreti per la preparazione all’esame nelle singole discipline e al laureato una più pronta occasione di aggiornamento.
I Manuali CEDAM non presumono di sostituirsi ai grandi Trattati, sempre indispensabili per la consultazione. Hanno viceversa l’ambizione di svolgere autonomamente e fin d’ora una funzione primaria. Intendono prefigurare per così dire il Manuale del futuro (tutto l’essenziale e soltanto l’essenziale) nel presente inarrestabile processo di ramificazione specialistica delle discipline fondamentali>>.
Aprì la Collana il Manuale di Semeiotica Medica, dettato dall’insigne Collega, Mario Austoni, ordinario della materia e già discepolo di Frugoni, Pari e Patrassi: un volume di 252 pagine e di alto pregio. Seguirono fino al 1995 altri 24 Manuali di varie discipline e ne rammemoro qualcuno: Principi di Odontoiatria e Stomatologia di Francesco Gasparini, Principi di patologia generale di Andrea Corsi, Appunti sinottici di oculistica di Rosario Brancato, Psicologia medica di Giuseppe Campailla e Mariapia Rosati, Sociologia medica di Johannes Siegrist, Fisica medica di Giorgio Brandi, Manuale di igiene di Edoardo Crevatin, Elementi di oculistica di Ferruccio Moro e Edoardo Midena, Tubercolosi polmonare di Sergio Durigato e Legislazione farmaceutica di Terzo Sciortino. Da quanto ebbi occasione di apprendere l’abbondante Collana ebbe un buon successo. Ogni volume fu abbellito da una suggestiva copertina del vignettista Renzo Kollmann.